Adriano Lanzi propone un recital per chitarra fingerpicking, dove riconduce al suo strumento una serie di brani nella cui versione originale la chitarra è ben lontana dall’essere lo strumento principale, quando addirittura non è presente o contemplata: il Fac Ut Ardeat dallo Stabat Mater di Vivaldi, Ghosts di Albert Ayler, We Travel the Spaceways di Sun Ra, Pannonica di Monk, il Vazer n°2 dalla Jazz Suite di Shostakovic, tanghi di Ernesto Nazareth, pagine prog (Sea Song di Robert Wyatt), brandelli di swing (Miller, Ellington) memoria cinematografica popolare (Nino Rota), acquisiscono una veste folk urbana e futuribile.
Accanto agli arrangiamenti, che costituiscono il più del repertorio, affianca una manciata di composizioni originali e – sull’onda dell’interazione con il pubblico – qualche elemento di giocosa improvvisazione.
Il recital presentato a Battiti (RadioTre), è solo una delle modalità espressive del poliedrico musicista romano, chitarrista, compositore, improvvisatore, performer elettronico, attualmente attivo nel duo MU con la violoncellista Federica Vecchio, nel duo Le Grand Lunaire con l’oboista, thereminista e tastierista Paolo Di Cioccio, e con il trio elettroacustico K-Mundi (con il dj e sound artist Økapi e il batterista Marco Ariano).
Sabato 18 Maggio 2019
per info e prenotazioni: asscultduegatti@gmail.com